La “presenza” sui Social per un politico è fondamentale!

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Quanto sono importanti i social per un politico? Basta guardarsi intorno per capirlo… esserci significa esistere!

Iniziamo subito col dire che i social non sono solamente fondamentali, ma addirittura facilitano la comunicazione di un politico.
 
Fino a qualche anno fa, per emergere e/o per far veicolare un messaggio, il politico doveva sperare che un suo comunicato stampa venisse ripreso e quindi pubblicato da un giornale o che venisse invitato in una trasmissione televisiva… ma anche se ciò accadeva, i suoi elettori quel giorno dovevano aprire il giornale o accendere il televisore.
 
Grazie ai social tutto ciò è decisamente più semplice.
 
Perché? Ecco alcune risposte.
Se scrivi un comunicato, non devi sperare che il giornale lo riprenda, perché puoi tranquillamente pubblicarlo sulla tua pagina Facebook e sul tuo profilo Twitter.
 
Se quel comunicato è stato pubblicato da un quotidiano, per essere certo che i tuoi sostenitori lo leggano, basta usare i tuoi social per rilanciare la notizia: “amici oggi sul quotidiano XXXX troverete le mie dichiarazioni..”
 
Sei ospite in tv e vorresti essere certo che amici e parenti ti guardino: basta fare un post per annunciare l’appuntamento.
 
Quella sera alcuni dei tuoi sostenitori non sono riusciti a guardarti alla tele. Nessun problema, basta recuperare il link o il video della trasmissione e pubblicarlo sui social.
Attenzione però… perché non basta essere presente sui social, ma bisogna avere una “presenza”. I social hanno un linguaggio proprio: è importante entrare nella mente e nelle usanze dell’utente social per riuscire a farsi seguire e apprezzare.
 
Ci sono metriche, usanze, statistiche, modelli affermati che non possono essere ignorati.
 
Mi spiego meglio?
Piccolo esempio. Dicevamo prima che, dopo una ospita tv, è possibile recuperare il link o il video e pubblicarlo su Facebook. Non è completamente esatto. Perché postare un video di 30-60 minuti è assolutamente ANTI-SOCIAL. L’utente non regge i video superiori a 60 secondi (e non 60 minuti!), e nei primi 10/20 secondi deciderà se continuerà a guardare il video. Ciò significa che se pubblichi un video di 15 minuti, dove i primi minuti sono di sigla e presentazione del conduttore, l’utente social non arriverà a guardare nemmeno il tuo primo frame, perché sarà già andato via.
 
Idem per il comunicato. Non basta fare il copia e incolla dell’agenzia appena pubblicata per attirare l’attenzione. Troppo lunga, troppe chiacchiere, troppe lettere sconosciute. Sintetizza nelle prime frasi il cuore del comunicato, a supporto pubblica una foto che possa attirare l’attenzione del lettore.
Tutto questo per dirvi che i social vi semplificano la vita, ma capite bene che la comunicazione politica nell’era digitale è un capitolo a parte rispetto alla comunicazione politica tradizionale.
 
Bene! Se avete letto per intero questo post vuol dire che forse siete interessati a questo tipo di attività. Vi lascio la mia email peppe@maricicommunication.it… io sono (per lavoro) sempre connesso!